Missionarietà: l’altro ed io

Testimonianza di Raffaela Bruno, domenica 28-ottobre-2012, in occasione della giornata mondiale per le missioni  nella chiesa del convento di San Lorenzo Maggiore a Napoli.

Pace e bene a tutti !!

Mi chiamo Raffaela, ho 58 anni e  sono una terziaria francescana. Sono qui  nella chiesa di San Lorenzo Maggiore per condividere con voi quella che è stata la mia esperienza missionaria all’estero in quest’ultimo giorno del mese di ottobre dedicato alle missioni.

 Amo molto la vita aldilà delle difficoltà ed allora perché non condividere questo dono pure con gli altri specie con i più tristi ?

Africa ( Benin e Camerun ),India , Romania , Albania e Venezuela : ecco i luoghi in cui ho vissuto esperienze di missionarietà all’estero. Realtà diverse tra loro per cultura,religione ,civiltà ed altro… ma in comune hanno quello di aver ricevuto tantissimo da chi  “sembrava “ non avere nulla,da chi mancava dell’essenziale per sopravvivere come una manciata di riso o un bicchiere di latte !

Nel 2007 decisi di partire per raggiungere a Guarane (  Venezuela ) la famiglia francescana Di Giovine , formata da Eugenio ed Elisabetta  con le figlie Teresa e Sara . Da allora ne è passato del tempo eppure ho spesso dinanzi a me lo sguardo,il sorriso ,la gioia dei bimbi che vennero al centro sociale Paz y Bien per vivere il campo estivo. Bambini e giovani che mancando dell’essenziale ,reclamavano amore , pace e soprattutto giustizia. Quante difficoltà dovetti superare ma l’amore verso l’altro e la fede mi aiutarono a realizzare quella che fu la vacanza  per i piccoli venezuelani. Quanta impotenza dinanzi a tanta sofferenza comunque la speranza non mi ha mai abbandonata e così pregavo come San  Francesco “ Signore, cosa vuoi che io faccia ?” e Lui : “Sii te stessa,ama senza paura”.

Ed allora guidata dallo  Spirito  Santo e con il carisma di Francesco ,cercavo di essere una buona missionaria ,amando l’altro nella sua diversità e nelle sue difficoltà .

Niente e nessuno mi potrà togliere la ricchezza acquisita attraverso le esperienze con  gli ammalati dei villaggi, i progetti realizzati con i giovani ed  i bambini ,ma soprattutto l’esperienza missionaria  condivisa con i fratelli Eugenio ed Elisabetta che hanno lasciato il sicuro come il loro lavoro per l’insicuro ,progetto Venezuela,certi che la fede può fare tanto !!!

Tenerezza ,accoglienza , attenzione , essenzialità ,disponibilità , assenza di pregiudizio e di giudizio ed ancor più gioia interiore che viene dalla fede autentica : ecco cos’è la carità cristiana. E ‘  proprio questa che ha reso possibile le mie esperienze di missionarietà , la stessa che ancora oggi, mi fa assaporare e mi fa sentire responsabile del progetto di vita che mi viene  donato ogni giorno !

Grazie per la condivisione

Con carità cristiana Raffaela

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