Relazione anno fraterno 2012-2013

        L’anno fraterno 2012-2013 ha visto la nostra fraternità impegnata, con tutta la famiglia francescana, a vivere e sperimentare la nostra fede in Cristo. La scelta di questa tematica è stata indicata dai consigli O.F.S. di grado superiore che hanno voluto diffondere ampiamente la lettera apostolica “Porta Fidei” con cui  Benedetto XVI^ ha indetto per il 2012-2013 l’anno della fede.

Dopo il triduo di S. Francesco che ci ha visto riflettere appunto  su “Francesco, uomo di fede”, momenti di preghiera e formazione, inerenti lo stesso tema, si sono susseguiti durante tutto l’anno fraterno.

       Ricordiamo  al riguardo la presentazionedella richiamata lettera apostolica da parte di Alfonso Petrone, consigliere nazionale O.F.S., e gli altri incontri, aperti a tutta la comunità parrocchiale, guidati da Fra’ Gianluca Manganelli, definitore dei frati Cappuccini della Provincia di Napoli; gli incontri di preghiera con la GI.FRA e i ritiri spirituali nel tempo di Avvento (Il silenzio e il coraggio di Maria) e in tempo di Quaresima (In cammino con fede oltre il deserto…..verso la luce).

       Ma invero, tutta la nostra formazione è stata incentrata sulla fede pur non trascurando altre tematiche particolarmente sentite (es: La Famiglia, problematiche ed interrogativi, Papa Francesco e la spiritualità francescana).

       Dopo aver puntato sul consolidamento dell’identità e del senso di appartenenza del francescano secolare, quest’anno abbiamo predisposto un iter formativo che mirasse alla crescita della fraternità, all’assunzione delle sue responsabilità.

       Diversi interventi formativi sono stati promossi in tal senso.

       Con l’aiuto di un esperto della vita relazionale (Luigi De Simone, francescano secolare e psichiatra) abbiamo tentato di mettere a nudo la nostra fraternità, come dinanzi ad uno specchio.

       L’immagine che ci veniva rimandata e nella quale rifletterci era quella della fraternità come “palestra” dove imparare ed allenarsi a vivere da fratelli, educandosi a guardare ed accogliere l’altro, così diverso da noi stessi, come parte della nostra famiglia; (fraternità) come “luogo” dove sperimentare che “l’accettazione” del fratello si traduce nel dargli fiducia, nel dialogare con lui, nel garantire la pace anche e soprattutto nelle difficoltà, senza mai evitare il confronto, anzi, cercandolo costantemente.

       E perché la formazione non rimanesse avulsa dalla realtà, molte  occasioni di riflessione e verifica sono state create.

       Perciò attorno alla Parola la Fraternità si è riunita, si  è confrontata, ha verificato  il cammino di conversione che, come singolo e come comunità, stava  percorrendo.

       Durante l’anno fraterno sono stati organizzati (oltre ai ritiri in tempo di avvento e di quaresima) momenti assembleari “ad hoc”, durante i quali abbiamo fatto “esame di coscienza” rispetto all’aderenza tra quanto professato e quanto vissuto da ognuno e dalla fraternità intera.

       Non sono mancati, inoltre momenti di preghiera e di agape (festa di S. Francesco,  tombolata, spettacoli..) che, oltre a creare comunione tra noi, ci hanno consentito di raccogliere fondi per il restauro della Statua di S. Francesco.

       Particolare attenzione è stata dedicata alla cura della liturgia, soprattutto nei tempi “forti” anche e di concerto con la Parrocchia, nella quale la nostra Fraternità è inserita. Il gruppo liturgico ha collaborato attivamente con le altre realtà presenti nella chiesa locale per la vita della stessa.

       Molti professi, infatti, hanno prestato servizio come catechisti, animatori per la pastorale della famiglia e ministri straordinari dell’Eucarestia.

       Altri fratelli, invece, hanno pregato il Rosario nelle case, coinvolgendo così anche i più lontani e gli anziani.

       Nei confronti di questi ultimi è stata rivolta la nostra missione.

       Un servizio, quello agli anziani che, coordinato da un gruppo portante, negli ultimi anni è diventato sempre più preciso  e puntuale, creando una rete di solidarietà tra parrocchia e fraternità.

       Tanta energia è stata spesa anche a favore degli Araldini per i quali la nostra Fraternità,  soprattutto nella persona degli animatori, non si è risparmiata in iniziative e momenti ludici e formativi.

       In questo servizio si è espressa l’intera famiglia francescana secolare (O.F.S. e GI.FRA), in clima di comunione.

       Piccoli, giovani e adulti abbiamo camminato insieme, sperando, con il nostro impegno, di dare un valido apporto alla costruzione di  una società più  rispettosa della dignità dell’uomo.

      Nella rappresentata famiglia hanno trovato giusta collocazione anche i novizi e gli iniziandi che, in aggiunta al percorso formativo proprio, hanno vissuto momenti formativi con l’intera fraternità (esperienza di servizio, momenti formativi e di preghiera).

       L’assistente P. Nicola Salato, è stato al nostro fianco, facendoci sentire sempre forte la dimensione di famiglia. Insieme siamo cresciuti nell’affetto e nella stima reciproca.

       Preziosi sono stati i momenti di formazione che ci ha regalato;  illuminanti i suoi interventi in consiglio e durante le assemblee.

       In particolare, la sua presenza è stata determinante durante gli incontri che il consiglio ha tenuto con  alcuni fratelli in difficoltà. Grazie a lui, più facile è stato intavolare con essi un dialogo costruttivo, volto a conoscere e comprendere le loro problematiche.

       A lui va quindi il nostro più sentito ringraziamento.

       Un grazie, inoltre, a livello personale va anche a tutti i fratelli che con me in questo triennio hanno condiviso l’esperienza del Consiglio.

       Solo la loro generosità e piena disponibilità nel mettersi al servizio dei fratelli ha reso possibile l’espletamento del mio mandato.

       Il nostro è stato un lavoro di squadra. Ciascuno ha messo a disposizione dell’altro e quindi della fraternità, i propri carismi.

       Infine, consapevole di dover rendere conto al Padre, in prima  persona, dei doni ricevuti, sento doveroso ringraziare  Lui per la dimensione di famiglia che mi ha fatto vivere in questi anni; per avere avuto la possibilità di rivedere e riscoprire la mia vocazione cristiana e francescana.

       Ancora a Lui, inoltre, e a tutta la fraternità, chiedo perdono per le occasioni mancate; per non essere riuscita sempre ad aiutare i fratelli a tirare fuori il meglio di loro stessi; per non aver saputo attendere i tempi di maturazione di ciascuno; per non aver, talvolta, coniugato nel modo giusto il binomio carità-verità.

      In spirito fraterno, nel congedarmi dal mio servizio di ministro di questa fraternità, invito tutti a vivere questo tempo che ci separa dal capitolo, come “spazio” privilegiato nel quale ognuno tenti lo stesso “esame di coscienza ”, “rispecchiandosi” in quell’immagine-icona della fraternità, richiamata nella nostra Regola.

       “Cosa vuoi che io faccia” del nostro Padre Serafico, sia la stessa domanda che, auspico, ognuno di noi voglia ripetere a Dio, perché lo aiuti, sulla base di quella forma vitae, professata davanti a Lui e ai fratelli, a rispondere con fede retta, umiltà profonda e carità perfetta, solo e unicamente per il bene della Fraternità.

       Il Signore ci benedica!

Fraternamente,

In Cristo, Chiara e Francesco

Per il consiglio

La  ministra

Adele Imperatore

ARALDINI

La fraternità Araldini di Sant’Eframo anche quest’anno ha visto la partecipazione di un bel numero di bambini (circa 40 divisi in due fasce d’età: medie ed elementari) interessati e con tanta voglia di comunicare, confrontarsi e fare gruppo. Questo è stato favorito anche dall’utilizzo del campo da calcio, strumento importante per attirare inizialmente le attenzioni soprattutto dei maschietti. Anche le femminucce sono state molto partecipi a tutte le attività, sia formative che ludiche.

Per la formazione abbiamo utilizzato il testo nazionale “Dio, che emozione!” che seguiva il percorso delle emozioni con numerosi  riferimenti all’importanza della conoscenza delle proprie emozioni come la paura, il coraggio, la gioia ecc. Abbiamo separato come al solito la parte formativa da quella ludica: il sabato era dedicato alla formazione con dinamiche a tema e la domenica, dopo la S.Messa delle 10,30, ai giochi di fraternità.

Forti sono stati i momenti della Promessa locale il 25.11.13 e di quella Regionale 02.12.13 dove gli Araldini ancora una volta hanno dato testimonianza del loro camminare gioiosi insieme.

Ci è mancata purtroppo la figura di un frate assistente.

Abbiamo più di una volta incontrato i genitori e con un gruppo di loro abbastanza nutrito c’è stata una buona collaborazione.

Nelle feste di Natale e di Pasqua i ragazzi hanno realizzato alcuni lavoretti per raccogliere fondi per i bambini meno fortunati di loro. Inoltre abbiamo partecipato allo spettacolo fraterno “Vogliamoci Band” rappresentando il Cantico delle Creature.

Gli animatori sia OFS che Gi.Fra. in buona parte hanno partecipato al corso di formazione Nazionale per animatori a Caserta dal 12 al 14.04.13 dove è stato presentato il nuovo IL NOSTRO SI, lo statuto degli Araldini.

Gli Araldini hanno partecipato al Convegno Regionale a Maratea dal 26 al 28.04.13: eravamo una delle fraternità più numerose.

I rapporti tra gli animatori Gi.Fra. e OFS  sono stati buoni, c’è stata intesa, collaborazione e stima, e condivisione di forti emozioni e soddisfazioni. Nei  periodi più impegnativi ci siamo sostenuti a vicenda

E’ stato un anno ricco ma è doveroso, per noi terziari, far conoscere questa realtà a nuovi bambini per far crescere la fraternità anche di numero. Inoltre, noi terziari, dovremmo essere più attenti nello stimolare continuamente i più grandi, gli adolescenti, che vivono una fase delicata della loro crescita al fine di un buon inserimento nella GiFra.

Alla fine possiamo dire che è stato un anno positivo, ma non dimentichiamoci che…si può fare sempre di più!!!

FORMAZIONE FORMANDI ED INIZIANDI

 Nel triennio 2010 – 2013 la fraternità ha accolto 5 formandi e 7 iniziandi.

Nel primo anno abbiamo avuta la gioia di 4 professioni temporanee. Attualmente i gruppi sono composti da 7 formandi e 6 iniziandi ( con una partecipazione assidua della maggioranza).

I momenti formativi sono stati seguiti da un equipe formata dal p. assistente, dal ministro, dalla maestra di formazione e da tre fratelli della stessa fraternità che, alternandosi, hanno dato la loro disponibilità nella cura della formazione.

I formandi si sono impegnati nello studio della regola.

In particolare:  La conoscenza dell’Ordine Francescano Secolare.

I Francescani e il Vangelo nella chiesa.

Conversione, riconciliazione e presenza attiva nella chiesa.

La figura di Maria nella vita dei francescani secolari.

La sequela di Cristo povero e crocifisso.

Povertà ed umiltà ( le beatitudini ).

La testimonianza e lo spirito di servizio.

Il senso di fraternità.

Gli iniziandi, hanno avuto incontri sulle basi del cattolicesimo, confrontandole con la vita di S. Francesco d’Assisi. Come ad esempio:

la chiamata di Dio nella Sacra Scrittura – la chiamata per Francesco d’Assisi.

L’azione dello Spirito Santo nella Sacra Scrittura – lo Spirito Santo nella vita di Francesco.

La conversione nella Sacra Scrittura – la conversione di Francesco.

La missione nella Sacra Scrittura – la missione per Francesco.

Inoltre i due gruppi sono stati presenti anche nei momenti di preghiera  e ad alcuni incontri di formazione con i professi, sia per motivi di integrazione con la fraternità, sia per gli argomenti trattati utili alla formazione spirituale e personale.

Molto sentita è stata la partecipazione ai campi di Avvento e di Quaresima.

Tra i momenti di vita fraterna  con i professi e di testimonianza verso gli altri,  si ricorda la partecipazione  alla sagra.

Possiamo definire questo triennio “ speriamo ”  positivo.

Siamo certi che il nostro impegno è stato guidato dallo Spirito Santo e quindi tutto è stato fatto con amore.

You can leave a response, or trackback from your own site.

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.