La “Via della Pace” passa per Assisi
«Lo spirito di Assisi»: l’espressione è di Giovanni Paolo II, uno “spirito” che dal 27 ottobre 1986 si è diffuso un pò ovunque e conserva la forza viva del momento in cui si è scaturito.
La scelta di Assisi da parte di Papa Giovanni Paolo II non fu casuale. Il carisma di san Francesco con il suo saluto: “Il Signore vi dia pace!” fu fonte di ispirazione. Lo stesso Wojtyla parlò di “spirito di Assisi” per definire il clima che si era creato fra tutti in quel giorno. Rientrato in Vaticano, ricevette in udienza i rappresentanti delle religioni non cristiane e rivolgendosi a loro disse: «Continuiamo a vivere lo “spirito di Assisi”. Quell’incontro ha una forza spirituale dirompente: come una sorgente a cui tornare per rinsaldare l’ispirazione; una fonte capace di sprigionare sempre nuove energie di pace!».
Sono trascorsi 30 anni e quello “spirito” è stato riproposto in mille forme nel mondo dai protagonisti di quell’evento e attraverso molteplici iniziative promosse dai francescani nei vari Continenti. La Comunità di Sant’Egidio e altri Movimenti ecclesiali hanno contribuito, negli anni, a portare nel mondo lo “spirito di Assisi” e il dialogo fra le religioni. In questi anni la Città di San Francesco è stata fedele a questa sua “speciale vocazione” e ha continuato a tenere accesa quella lampada, accogliendo e promuovendo iniziative ed esperienze di incontro, dialogo e fraternità tra i fedeli delle Chiese cristiane, delle religioni mondiali, e i non credenti.
Nello “spirito di Assisi”: dal 1986 ad oggi
Tappe e momenti significativi:
San Giovanni Paolo II convocò in Assisi le religioni mondiali il 9 gennaio 1993, a seguito della grave crisi scoppiata nei Balcani. Il Papa presagì che ancora una volta solo Dio poteva porre fine a quella assurda strage e convocò nella città di Francesco le tre religioni coinvolte: Cattolici, Ortodossi e Musulmani.
Fu poi la volta del grave attentato alle torri gemelle di New York. Le religioni ancora una volta, il 24 gennaio 2002, si ritrovarono ad Assisi, sollecitate dall’anziano Pontefice, per innalzare a Dio una speciale invocazione affinché fosse scongiurata una ulteriore crisi mondiale.
A 25 anni dall’evento del 1986, anche Papa Benedetto XVI volle essere in Assisi, con i rappresentanti delle religioni, per attingere nuovamente allo “spirito di Assisi”, cioè – come affermò – a quella “fonte ispiratrice”. Ciò avvenne il 27 ottobre 2011: anch’egli, sulle orme del predecessore, si fece pellegrino alla città serafica invitando i credenti delle varie fedi a farsi “Pellegrini della verità, Pellegrini della pace”. In quella occasione estese l’invito anche a 4 persone di cultura che non avevano riferimenti religiosi nella loro vita. In quel giorno Benedetto XVI definì l’iniziativa di Giovanni Paolo II: “audace e profetica”.
Lo “spirito di Assisi” in Campania/Basilicata
Nel 2011 e 2012, anche la Famiglia Francescana della Campania/Basilicata, attraverso una commissione, volle ricordare e rivivere lo “spirito di Assisi” con due incontri molto significativi e partecipati.
Negli anni successivi, la Commissione ha sempre fornito materiale per la riflessione, l’approfondimento e la preghiera per tenere “vivo” lo “spirito di Assisi”.
La stessa Commissione poi pensava di organizzare un evento per il 30° anniversario, cosa che purtroppo non è stato possibile attuare per diversi motivi.
20 Settembre 2016, ad Assisi celebrazione 30 anni “spirito di Assisi”
Dal 18 al 20 settembre ad Assisi si vivranno “Due giorni di tavole rotonde e una giornata di preghiera con i leader religiosi sono invitati uomini politici, esponenti del mondo scientifico e della cultura, operatori di pace e tutti gli uomini di buona volontà”.
Contro la violenza le religioni devono donare al mondo un messaggio convergente.
Papa Francesco tornerà ad Assisi il 20 settembre in occasione dei 30 anni dell’«Incontro interreligioso per la pace tra i popoli». La notizia è stata comunicata dalla Prefettura della Casa pontificia al custode del Sacro Convento umbro padre Mauro Gambetti. Con il Pontefice, ci saranno Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, Sergio Mattarella, presidente della repubblica italiana e oltre 400 tra leader religiosi e politici ed esponenti della cultura.
Il Pontefice con i numerosi leader religiosi mondiali celebrerà i 30 anni di quello che è noto come lo «Spirito di Assisi», definito così dopo la «Giornata mondiale di preghiera per la pace», ad Assisi, a cui presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali, convocata dal san Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986: nel discorso conclusivo, Papa Wojtyla esortava a continuare «a vivere il messaggio della pace, continuate a vivere lo spirito di Assisi!». «Gioiamo insieme alle Famiglie francescane», è il primo commento di Gambetti.
L’appuntamento è promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, dalle Famiglie francescane, dalla Conferenza episcopale umbra e dalla diocesi di Assisi.
Ci Vogliamo unire anche noi anche noi a tutti gli uomini e donne di buona volontà che amano, cercano e quotidianamente “si fanno costruttori di pace”.