Capitolo III

20° L’Ordine Francescano Secolare si articola in fraternità a vari livelli: locale, regionale, nazionale e internazionale. Esse hanno singolarmente la propria personalità morale nella Chiesa [26]. Queste fraternità di vario livello sono tra di loro coordinate e collegate a norma di questa Regola e delle Costituzioni.

21°
Nei diversi livelli, ogni fraternità è animata e guidata da un consiglio e un Ministro (o Presidente), che vengono eletti dai Professi in base alle Costituzioni [27].
Il loro servizio, che è temporaneo, è impegno di disponibilità e di responsabilità verso i singoli e verso i gruppi.
Le fraternità al loro interno si strutturano, a norma delle Costituzioni, diversamente secondo i vari bisogni dei loro membri e delle loro regioni, sotto la guida del Consiglio rispettivo.

22°
La fraternità locale ha bisogno di essere canonicamente eretta, e così diventa la cellula prima di tutto l’Ordine e un segno visibile della Chiesa, comunità di amore. Essa dovrà essere l’ambiente privilegiato per sviluppare il senso ecclesiale e la vocazione francescana, nonché per animare la vita apostolica dei suoi membri.

23° Le domande di ammissione all’Ordine Francescano Secolare vengono presentate ad una fraternità locale, il cui Consiglio decide l’accettazione dei nuovi fratelli.
L’inserimento si realizza mediante un tempo di iniziazione, un tempo di formazione di almeno un anno e la Professione della Regola. A tale sequenza di sviluppi è impegnata tutta la fraternità anche nel suo modo di vivere. Riguardo all’età per la Professione e al segno francescano distintivo, ci si regoli secondo gli Statuti.
La Professione è di per sé un impegno perpetuo.
I membri che si trovino in difficoltà particolari, cureranno di trattare i loro problemi con il Consiglio in fraterno dialogo. Il ritiro o la definitiva dimissione dall’Ordine, se proprio necessaria, è atto di competenza del Consiglio di Fraternità, a norma delle Costituzioni.

24° Per incrementare la comunione tra i membri, il Consiglio organizzi adunanze periodiche ed incontri frequenti, anche con altri gruppi francescani, specialmente giovanili, adottando i mezzi più appropriati per una crescita di vita francescana ed ecclesiale, stimolando ognuno alla vita di fraternità. Una tale comunione prosegue con i fratelli defunti con l’offerta di suffragi per le loro anime.

25° Per le spese occorrenti alla vita della Fraternità e per quelle necessarie alle opere di culto, di apostolato e di carità, tutti i fratelli e le sorelle offrano un contributo commisurato alle proprie possibilità. Sia poi cura delle fraternità locali di contribuire alle spese dei Consigli delle fraternità di grado superiore

26° In segno concreto di comunione e di corresponsabilità, i Consigli ai diversi livelli, secondo le Costituzioni, chiederanno religiosi idonei e preparati per l’assistenza spirituale ai Superiori delle quattro Famiglie religiose francescane, alle quali da secoli è collegata la Fraternità Secolare.
Per favorire la fedeltà al carisma e la osservanza della Regola e per avere maggiori aiuti nella vita di fraternità il ministro o presidente, d’accordo con il Consiglio, sia sollecito nel chiedere periodicamente la visita pastorale ai competenti Superiori religiosi e la visita fraterna ai responsabili di livello superiore, secondo le Costituzioni.

“-E chiunque osserverà queste cose sia ricolmo in cieto delta benedizione delláltissimo Padre e in terra sia ripieno della benedizione del Figlio suo diletto con il Santissimo Spirito Paraclito…-“.
(Benedizione di S. Francesco)

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