La sagra della quale vi voglio parlare, ha delle radici profondissime in quella delle arance e dei limoni, nata nel lontano 1993 per dare manforte alla nascente missione dei frati cappuccini di Napoli in Romania
Oggi è “Sagra Francescana” per indicare chi la organizza (i Frati, l’Ordine Francescano Secolare, la Gioventù Francescana e gli Araldini di Sant’Eframo) ma, soprattutto per mettere in risalto lo scopo benefico della sagra stessa, stare vicino a coloro che hanno bisogno, in perfetta linea con lo spirito francescano. Si è cercato di donare, a chi vi ha partecipato, un momento di fraternità e di gioia nello stare insieme dimenticando per qualche ora le difficoltà della vita quotidiana. Le due serate dell’1 e 2 giugno scorso hanno visto, nonostante il maltempo, che non ci abbandona mai in queste occasioni, la presenza di tantissime persone pronte a mangiare tutte le nostre proposte culinarie, pizze fritte, panini ecc. ed a divertirsi ascoltando della musica di qualità. Anche dietro gli stands non è mancato il buonumore. Era questo quello che si desiderava.
La cosa che vorrei mettere in luce, in queste poche righe è l’abnegazione che tanti giovani hanno mostrato, dando l’anima per la buona riuscita dell’evento.
Questo dà ancora più valore alla manifestazione, vedere i giovani impegnati nel sociale, nel fare attività di volontariato, oggi non è facile. Lo hanno fatto con la passione che contraddistingue il carisma francescano.
Dai commenti delle persone intervenute, lo scopo è stato raggiunto. Dopo la pandemia, possiamo riprendere a pieno ritmo, questo tipo di attività per ravvivare la comunità della nostra parrocchia e non solo, visto la presenza di molte persone provenienti da varie parti della città e della provincia.
Le canzoni francescane che hanno concluso la serata della domenica, hanno sigillato quello che volevamo testimoniare, far conoscere sempre di più la viva presenza della famiglia francescana a Sant’Eframo.
Pasquale Galiero